In costante aumento i vegani ed i vegetariani in Italia

In costante aumento i vegani ed i vegetariani in Italia

Notizie positive per gli animali e per i diritti civili: il 2019 è stato un anno di consolidamento della scelta veg. A sostenerlo il rapporto dell’Eurispes che già da alcuni anni segue, tra le altre cose, l’andamento delle scelte etiche in Italia.

I dati parlano chiaro, i vegani in Italia sono saliti da 1,9% al 2,2% della popolazione nel corso del 2019. Ancora più sensibile è l’aumento dei vegetariani che dal che dal 7,1% sono saliti all’8,3%. In complesso il numero di chi non mangia animali è salito a 8,9%, percentuale mai raggiunta dal 2014, da quando l’Eurispes ha cominciato ad raccogliere questi dati.

Tra uomini e donne non esistono differenze sostanziali in relazione alla scelta di essere vegetariani o vegani: sono in misura leggermente maggiore gli uomini vegetariani (7,9%) rispetto alle donne (5,5%), mentre se ad essere preso in esame è il regime alimentare dei vegani, a seguirlo sono leggermente più numerose le femmine (2,7%) rispetto ai maschi (1,6%).

Tra quanti hanno risposto di essere vegetariani, si evidenziano percentuali più alte tra le fasce di età più basse: rispondono di appartenere alla categoria l’8,6% di coloro che hanno un’età compresa tra i 18 e i 24 anni e l’8,5% di quanti hanno tra i 25 e i 34 anni. A seguire troviamo il 7,2% dei 45-64enni e il 6,7% di quanti hanno tra i 35 e i 44 anni. Tra gli ultrasessantacinquenni, infine, la scelta alimentare è diffusa nella misura del 4,1%.

A sposare invece i precetti della dieta vegana sono per lo più le fasce intermedie della popolazione: la scelta è infatti accolta tra coloro che hanno tra i 45 e i 64 anni di età nella misura del 3,1% e tra i 35-44enni nella misura del 2,4%. Con valori più bassi troviamo proseliti tra i ragazzi che hanno dai 18 ai 24 anni (nella misura dell’1,9%), seguiti dall’1,5% di chi ha 65 anni e più e dall’1,1% di quanti hanno un’età compresa tra i 25 e i 34 anni.

Quali sono le motivazioni che stanno alla base della scelta di rinunciare all’alimentazione tradizionale e abbracciare un nuovo modo di mangiare e di concepire il cibo?

Tra coloro che hanno scelto di intraprendere la dieta vegetariana e vegana, il 23,2% è mosso dal fatto che si tratta di un’abitudine che si rivela benefica per la salute, il 22,2% lo fa perché nutre un profondo rispetto nei confronti del mondo animale, il 19,2% per mangiare meno e meglio e il 17,2% perché parte integrante di una più ampia filosofia di vita. Ancora, il 9,1% ha deciso di sperimentare questo stile alimentare alternativo a quello tradizionale per curiosità, il 5,1% per un atteggiamento di salvaguardia e tutela nei confronti dell’ambiente e il 4% per altre ragioni.

Motivazioni della scelta per fasce di età

Fa riflettere il nuovo dato sugli ex vegetariani, che in Italia si attestano al 6,3%. Questo è un tema su cui l’associazionismo può e deve far molto per cercare di stabilire reti di supporto di chi si avvicina ad una scelta con poca consapevolezza e si trova a ritornare sui suoi passi davanti per difficoltà o poca motivazioni poco forti come quella salutistica.

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