Obesità infantile in Italia

Obesità infantile in Italia

L’Eurispes traccia un quadro sul problema dell’obesità infantile nel Rapporto Italia 2020. L’obesità è la condizione di accumulo anormale o eccessivo di sostanza grassa nel tessuto adiposo dell’organismo che comporta rischi e implicazioni per la salute.

Una nuova sfida di salute pubblica

L’obesità infantile aumenta la probabilità per l’individuo di incorrere precocemente in problemi di salute che rimarranno tali per tutta la vita. Tra questi emergono:

  • le malattie cardiovascolari;
  • il diabete;
  • i disturbi muscoloscheletrici;
  • la dislipidemia;
  • le malattie non alcoliche del fegato grasso (Non-Alcolic fat liver diseases) (NAFLD);
  • l’ipertensione;
  • problemi psicologici e di natura sociale.

I bambini che manifestano uno stato di sovrappeso all’asilo hanno un rischio 4 volte maggiore di essere obesi nel corso dell’adolescenza. Mentre si considera che un bambino obeso a 6 anni ha più del 50% di probabilità di essere a sua volta un adulto obeso.

Come siamo messi in Italia

Il sovrappeso e l’obesità infantile sono aumentati drasticamente negli ultimi decenni, sia nei paesi cosiddetti in via di sviluppo sia in quelli considerati sviluppati. In Italia un bambino su tre è in sovrappeso. Ci troviamo al secondo posto in Europa per diffusione dell’obesità infantile maschile (21%) e al quarto per obesità infantile femminile (14%). Le principali cause di queste allarmanti stime sono sostanzialmente nei comportamenti sedentari e nelle abitudini alimentari scorrette.

Ma i media di che cosa parlano?

Una misura mitigativa al problema del sovrappeso e dell’obesità pediatrica è quella di una diffusa educazione alimentare. Tuttavia i media poco o nulla parlano di questo problema e catalizzano l’opinione pubblica su singoli casi di diete mal bilanciate considerate impropriamente “vegane”. Queste notizie il più delle volte nemmeno veritiere poco hanno a che fare con la dieta vegana, che se correttamente pianificata, è salutare, adeguata dal punto di vista nutrizionale, e può conferire benefici per la salute nella prevenzione e nel trattamento di alcune patologie. Secondo L’American Dietetic Association le diete vegetariane, compresa quella vegana, ben pianificate sono appropriate per individui in tutti gli stadi del ciclo vitale, ivi inclusi gravidanza, allattamento, prima e seconda infanzia e adolescenza, e per gli atleti.

c.b.

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