MujaVeg su Punta Olmi: deve rimanere un bosco.
Le parole di Paolo Rosso riportate oggi dal Piccolo cercano di plagiare i muggesani, facendo credere che il bosco dove tutti noi abbiamo passeggiato da sempre, sia da “migliorare” realizzando delle seconde case per turisti.
Le immagini parlano chiaro: i facoltosi austriaci avranno ampie vetrate dietro le quali potranno imbandire le loro tavole con pregiate torte sacher, così i muggesani potranno fantasticare dall’esterno. D’altro canto, a cosa serve la ricchezza se non puoi ostentarla davanti a gli occhi di chi non ce l’ha?
Le foto, sono prese con astuzia da internet per ingannare, fanno vedere un bosco verde con case verdi, ovviamente nessuna recinzione, nessun impianto tecnologico, nessun veicolo posteggiato nel vialetto, anzi tolto anche il vialetto: asfalto e cemento non sono belli da vedere. Quello che Rosso vuol far dimenticare ai muggesani è che a Punta Olmi il verde c’è già ed è migliore di quello dei bei rendering. Un bosco maturo ben manutenuto e vivo.
L’imprenditore più volte sottolinea il fatto che quel bosco è di sua proprietà, ed è per questo che chiediamo alle istituzioni di acquistare o di espropriare quell’area e di tutelarla sotto forma di parco. Le assurde regole umane non tengono conto che quella immensa area totalmente coperta dalla vegetazione ed è la casa di centinaia di migliaia di esseri viventi tra insetti, uccelli, rettili nonché anche alcuni mammiferi. Sono loro gli unici che dovrebbero poter vantare il diritto di proprietà di un bosco. Manteniamo il bosco vivo!
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